Esplorando l’embedding dei file audio

Intrigata dalle possibilità dell’embedding, e ispirata dal post di Claude, mi sono dedicata questa sera alle prove audio, con risultati vari.

Innanzitutto ho provato a inserire un podcast che avrei magari voluto utilizzare con i miei studenti e che ho preso dal sito della BiBiSi (scrivo così appositamente, perché i contenuti del sito sono protetti da copyright). Se l’avessi presa da un sito statunitense, sarei coperta dal “Fair Use”, come chiarissimamente spiega Claude con l’ultimo video di questo suo post (lei è una studiosa del campo), ovvero dal fatto che uso il podcast nell’ambito dell’insegnamento e senza fini di lucro. Ma qui si parla di Gran Bretagna, quindi sono meno sicura. Insomma, se proprio voglio usare questa fonte audio, tanto vale sentirla in streaming dal sito originale…

Comunque, ai fini della sperimentazione, ecco qua:

Come ho fatto? Nella pagina originale, voglio copiarmi la traccia audio della chiacchierata di oggi. Non posso farlo direttamente, copia-incollando quella che a me appare l’IMMAGINE dell’audio-player, perché su WP non compare nulla, nemmeno usando i tasti CTRL+F (vedi il procedimento applicato al puzzle, nel mio post precedente).

E’ tuttavia possibile risolvere così:

A. A destra in alto, subito sotto il titolo, c’è un piccolo riquadro chiamato DOWNLOADS, da dove se voglio posso scaricare il file MP3. Clicco su “AUDIO”.
B. Si apre una pagina tutta nera. In centro campeggia l’Audio Player. L’URL di questa pagina è ciò che mi interessa importare in WP.
C. Vado nel mio blog e scrivo: (parentesi quadra)audio URL della pagina descritta al punto B(parentesi quadra)

Vittoria! Non sempre però le ciambelle escono col buco… Ecco infatti un esperimento che, pur riuscito dal punto di vista pratico, non è così elegante.

Sono andata a curiosare nel portale dell’Internet Archive, da dove Claude ha scaricato la Sinfonia n.6 di Beethoven. Nell’immensa sezione dedicata all’archiviazione universale delle fonti audio, ho scelto il file  di un’artista contemporanea:

http://archive.org/embed/ma121995-05-19.AKGmix.flac16

Non sono riuscita, come vedete, a scaricare l’Audio Player direttamente, ma solo a riportare un link che apre una nuova pagina dove finalmente trovo il player e posso ascoltarmi la musica. Dalla pagina originale ho cercato infatti di fare un vero e proprio embedding portandomi via il codice (in alto a destra, nell’angolino a destra del player si clicca sul tempietto greco: compare il codice per l’embedding). Dal codice ho estratto l’URL della pagina aggiungendo solo il comando audio, così:

(parentesi quadra)audio http://archive.org/embed/ma121995-05-19.AKGmix.flac16(parentesi quadra)

Niente da fare. Ne deduco che i file con estensione .flac16 non si adattano a questo uso.

Tuttavia non mi do per vinta. Nell’esperimento successivo, invece di andare a cercare il codice dell’embedding, vado sotto ad esplorare la sezione sugli “Audio Files”. La pagina è questa e provo a cliccare un file di tipo .OGG. Si apre una nuova pagina con nuovo URL. Provo a usare quello…

Funziona tutto esattamente come aveva descritto Claude nel post da me citato all’inizio!

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4 thoughts on “Esplorando l’embedding dei file audio

    1. Ciao Lucia,

      Congratulazioni per il resoconto molto chiaro dei tuoi percorsi nel trovare risorse audio e nel riutilizzarle su WordPress.

      Su copyright e fair use: se avessi detto cose chiare avrei deformato 😀 Ho embeddato il collage di Fagan sul fair use perché è un classico, ma anche quello solleva molte domande – per non parlare delle montagne di parole della giurisprudenza esistente.

      Vedi il video della conferenza che Lawrence Lessig ha dato al CERN nel 2011, The Architecture of Access to Scientific Knowledge (1): da 35:43 ca lui fa a pezzi il video della “Copyright School” di YouTube, e in particolare della parte sul fair use.

      Per quanto riguarda il tuo uso dell’audio della BBC: sei in una zona grigia del diritto d’autore, quella dello streaming. Però indica sempre la fonte in chiaro, perché l’attribuzione all’avente diritto è il primo, imprescindibile obbligo del diritto d’autore. Poi comunque, loro possono reperire il tuo blog, visto che stai “pompando” l’audio dal loro server. Quindi se ti reperiscono ma hai correttamente indicato la fonte in chiaro, c’è maggiore possibilità che ti lascino stare che se non lo fai, soprattutto se menzioni un uso pedagogico: anche l’Italia ha una restrizione al diritto d’autore per questo – e nel Regno Unito c’è il “fair dealing”, una nebulosa che corrisponde pressappoco a quella del fair use US.

      Beh, come dice Lessig nella conferenza menzionata:

      “You believe you’ve actually explained something sensible? This is crazy talk. Of course we train lawyers to understand it, and not think it’s crazy talk, but non lawyers should recognize it’s crazy talk.
      It’s an absurd system here.”

      (1) C’è anche una versione sottotitolata in varie lingue, compreso l’italiano, ad opera di Roberta Ranzani.

      1. Ciao Claude! Sì in effetti quando “alfabetizzo” i miei studenti ripeto sempre che l’attribution è la prima cosa, quindi… predico bene e razzolo male 😉
        Utile sapere che qualcosa di simile al “fair use” esiste anche in UK, anche se mi rendo conto dalla tua “impossibilità a semplificare” che camminiamo sempre e comunque su di un terreno scivoloso (divertente la citazione di Lessig!)
        Grazie per i tuoi contributi sempre così puntuali. Molto spesso fatico a capirli, ma talvolta, dopo un po’ di applicazione, diventano (retrospettivamente) cristallini! Cari saluti

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