Gruppi di lavoro o affinità elettive?

Gli ultimi interventi del prof mi hanno chiarito le idee e mi hanno riconciliata con l’affastellarsi di tag e segnalazioni su Diigo.

Anche con Bloglines era andata così: frastornata dall’accumularsi di blog e articoli mi ero inizialmente sentita un po’ persa. Nel tentativo di riprendere un certo controllo (impossibile, ma tant’è… L’idea mi dava sicurezza) avevo a cominciato a compulsare le decine e decine di blog con ordine, uno dopo l’altro così come si presentavano in modalità “widget” (ogni autore nella sua ordinata casellina…). Una volta rassicurata l’immigrata digitale in me, mi sono sciolta un pochino e ho cominciato a dare un’occhiata ai post man mano che uscivano. E’ un procedimento meno “ingessato”, così presto la curiosità ha preso il sopravvento e ho lasciato perdere ordine e categorie, avvicinandomi al comportamento dei nativi digitali.

Con i tag che si sono accumulati in PiratePad è stata un po’ la stessa cosa: troppi! Ho smesso presto di guardare anche le nuove segnalazioni di Diigo, causa indigestione informativa.

E’ evidente che va trovato un filo d’Arianna, ragion per cui il post del prof mi ha proprio rallegrata.  Dopo un po’ di riflessione, ecco il mio nuovo piano di battaglia:

  • 1) selezionare il PiratePad i tag che mi interessano in questa fase del mio percorso
  • 2)selezionare fra i miei Preferiti i siti web collegati ai medesimi argomenti
  • 3)segnalare i suddetti siti su Diigo, nel gruppo, utilizzando i tag scelti
  • 4)scrivere qualche post qui sul blog, usando ancora una volta i medesimi tag e poi segnalando i post su Diigo, in modo da chiarire ai futuri “compagni elettivi” quali siano gli aspetti che mi interessano

Questo procedimento dovrebbe soddisfare sia l’immigrata digitale in me (l’ordine… le categorie…) sia le finalità del corso. Resta il fatto che a volte i percorsi più proficui nascono dal caso e dalla curiosità del momento. Ce l’aveva già ben raccontato Andreas nel suo audiopost sul caos creativo (qui l’utile trascrizione di Claude). Quindi, in conclusione, la cosa migliore è seguire il percorso razionale sopra delineato “fertilizzandolo” con un po’ di esplorazioni casuali e stimolanti.

E’ solo così, credo, che “gruppi di lavoro” ed “affinità elettive” dovrebbero tendere a coincidere.

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6 thoughts on “Gruppi di lavoro o affinità elettive?

  1. Questo piano di battaglia è fenomenale! Lo ribloggo 😉 e rassicura anche l’immigrato digitale che è in me…

  2. Reblogged this on My cMOOC Blog and commented:
    Ribloggo il post di Lucia, perché presenta una piano di battaglia veramente fenomenale per iniziare a taggare i nostri post, i nostri commenti e i siti che ci interessano nel nostro gruppo #ltis13 di Diigo.

  3. Anch’io in questi giorni mi sono un po’ persa e mi trovo in linea con il tuo piano di lavoro. Lo ribloggo anch’io 🙂

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