Dedicato a Sabina…

… e Costantino e Paola e FauniaFarley e al bellissimo thread apparso ieri sul sito del Prof Andreas Formiconi.

Il video che segue è stato segnalato in una delle comunità di Edmodo che frequento. Poiché seguo ma anche condivido tutte le peripezie di Sabina Minuto (ricoprendo un incarico simile al suo), ho immediatamente pensato al mio Consiglio di “Cl@sse 2.0” ma anche al suo.

Qui faccio l’embedding del video originale perché graficamente è più carino di un link secco secco, ma su Amara trovate il video sottotitolato (cliccate subito sotto il video, sul cerchietto verde, e scegliete “Italian”), proprio per un eventuale uso con i colleghi disinformati o renitenti. (Aggiornamento del 30/1/2014: il video YT ha cambiato URL, quindi in Amara resta solo lo script – lo si vede cliccando sul cerchietto verde accanto alla parola “Italian”)

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7 thoughts on “Dedicato a Sabina…

  1. Grazie! l’ho inviato per posta anche a quelli che non sanno cos’è un blog né un social network etc. E’ molto utile, essenziale a focalizzare incisivamente il problema

    (ps: credo di aver fatto un pasticcio nel creare il blog. Paola e Faunia Farley sono la stessa persona, il cui blog si chiama Pavlik1965. Non so perché ci sono tutti questi nomi, non me lo chiedere!)
    (ps2: ho chiesto aiuto, ieri sera, proprio sul blog – chiedevo consigli su un progetto da presentare. Mi dici se è leggibile e sotto quale voce? grazie!)

  2. Carissima,
    mi ero persa la tu dedica e il video…nel caos delle cose da fare a inizio anno frequento un po’ meno il blog.
    Sono commossa e non sai che piacere mi fa la tua dedica. Il nostro prof, non avesse altri meriti, ha almeno senz’altro quello di averci messo in comunicazione e di averci fatto conoscere.
    Mi conforto e mi rincuoro, per la nostra scuola e per il futuro dei nostri studenti. Qualcuno c’è che lavora seriamente, che studia e fatica, che riflette che pensa, che produce, che condivide sapere, didattica e buone pratiche!
    Il video è meraviglioso ma se dovessi dirti che mi piacerebbe condividerlo con qualche collega non saprei a chi rivolgermi. Non sto ricevendo altro che critiche e insopportabili lamentele.
    Sembra che aver dato un Ipad in mano agli studenti sia solo un problema non uno strumento in più. Il terreno sotto i piedi frana ma la colpa è dello strumento non della scuola che non vuole nè vedere né sentire che c’è là fuori. E’ incredibile come la routine e l’abitudine siano forze più potenti della spinta a cambiare, a crescere.
    Sono avvilita, ma vado avanti lo stesso. I miei alunni che non vedono ‘ora di accendere quella magica tavoletta mi fanno tenerezza e mi ristorano l’anima. Vado avanti per la mia strada, ma ho maturato un profondo senso di distacco dalla mia” ex “scuola” di cui cerco ogni giorno di farmi una ragione.
    un abbraccio
    grazie
    sab

    1. Carissima, anche a me ogni nuovo giorno sta portando un nuovo avvilimento.
      Proprio ieri pensavo che siamo nel bel mezzo di una fase epocale di transizione, e qualcuno è chiamato a portare il peso della “visione” del futuro e preparare il terreno per frutti che non coglierà. Faticosissimo e poco gratificante, ma tant’è.
      Bene che ci facciamo coraggio fra di noi e non smettiamo di lavorare per le nuove generazioni.
      Mi piacerebbe bere una tazza di tè in tua compagnia e spettegolare su tutto ciò che ci sta succedendo, ma anche questo è un bel sogno… Ti abbraccio

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