Edmodo: cos’è, cosa non è

Giusto due parole per spiegare meglio cos’è Edmodo, con i limiti dettati dalla  mia inesperienza.

Si tratta di una piattaforma digitale pensata per operare con gruppi di studenti in ambiente protetto. Visivamente si presenta con uno spazio centrale  dove appaiono i messaggi, racchiuso fra due riquadri di servizio, a destra e a sinistra.

Immagine_Edmodo

Operativamente, l’insegnante crea un “gruppo” (nell’immagine ha il nome della classe) ed invita i suoi studenti. All’interno del gruppo, la comunicazione può essere molti-a-molti (il docente a tutti, uno studente a tutti) oppure discreta, fra insegnante e studente. Non, però fra studente e studente. Il cyberbullismo non ha spazio, in questo tipo di dinamica.

Oltre a dialogare con il docente, gli studenti possono inviare allegati sotto forma di documenti che l’insegnante annota online e rispedisce al mittente (anche nella modalità uno-a-uno).

La piattaforma offre altri utili strumenti: innanzitutto una biblioteca condivisa dove si possono conservare  presentazioni, documenti, immagini; un calendario dove segnare le scadenze del lavoro domestico e le date delle verifiche; la possibilità di creare quiz; la possibilità di gestire valutazioni (una parte della piattaforma che non ho ancora esplorato, questa) proteggendo la privacy.

Edmodo è molto più di questo, però, perché può essere usata per la collaborazione con le famiglie (in molte primarie americane i genitori hanno accesso alla piattaforma e sono coinvolti nel dialogo educativo in qualche forma), ma soprattutto per far rete fra colleghi.

Nel web esistono molti gruppi di docenti legati da un interesse comune. Nell’immagine, a sinistra, si vedono quelli cui mi sono iscritta. Chiunque si iscriva come insegnante entra di diritto nel gruppo dei principianti di Edmodo (“New User Group”) e riceve supporto pratico dal gruppo (se non sai come risolvere un problema, poni una domanda ed entro qualche ora qualcuno ti risponde).

Ecco alcuni possibili gruppi di grande interesse pratico:

1) il tuo Consiglio di Classe

2) i docenti della tua disciplina della tua scuola

3) i docenti italiani che usano Edmodo….. eccetera

Io non sono un’esperta e sto aspettando di capire se insieme al prossimo registro elettronico arriverà anche una piattaforma digitale di Istituto, altrimenti in autunno farò il possibile per avviare una sperimentazione di Edmodo sistematica ed approfondita, nel Liceo dove insegno.

9 thoughts on “Edmodo: cos’è, cosa non è

  1. Grazie, mi è stato utile. Anche se la grafica é completamente diversa io uso da un anno Dokeos che ha le stesse funzioni piú o meno. Per scambiare i file con gli stdenti e i materiali uso però il registro on line. L’anno prossimo arriverà la piattaforma completa del registro che da come ho potuto capire dalla presentazione funziona esattamente come tutta le altre che sono in giro sul web ma con il vantaggio che essendo solo della scuola é chiusa a interventi esterni.
    Il fatto che edmodo non permetta il dialogo studente studente però se da un lato ti tutela dal cyberbullismo non è un po’ limitante ?
    Nel blog di classe i miei studenti hanno tirato fuori buone idee. nel loro piccolo ovvio. Con Edmodo si può?

    Ciao sab

    1. Grazie Lucia, molto interessante. Mi sembra più flessibile della piattaforma che usiamo nel nostro istituto, Claroline, proprio perché prevede l’iscrizione a gruppi di interesse e la creazione di gruppi variegati. Aspetterò di vedere cosa offre il registro elettronico, però questa soluzione mi sembra da provare.
      I materiali che carichi vanno sul cloud? Perché uno dei vantaggi di Claroline è che lo puoi installare su un tuo server e quindi non rischi che da un giorno all’altro ti venga cancellato tutto.

      1. @ Luisella: sì, Edmodo è sulla nuvola. Non occorre installare nulla sul server di Istituto, dunque, ed è accessibile da qualsiasi luogo o apparecchio dotato di connessione web. Non ci sono rischi di cancellazione, a meno che i responsabili di Edmodo non cancellino il servizio (altamente improbabile).

    2. @ Sabina: quest’anno sto sperimentando il blog in una prima e una quarta, la piattaforma Edmodo in una terza. E’ interessante notare che le meccaniche di utilizzo sono molto diverse. Il blog è più “social” e diventa uno spazio dove si chiacchiera e si condividono informazioni ed impressioni. La piattaforma è una “utility”, ovvero uno strumento dove si scambiano cose (informazioni e voti compresi). Gli studenti NON possono creare gruppi.
      Come vedi, la logica è diversa!
      Diverso è il caso dell’uso di Edmodo fra docenti: in quel caso alla modalità “botta e risposta” (un po’ simile a Facebook, credo) si affianca la possibilità di condividere risorse tramite una biblioteca comune. Questo non si può fare in un blog. Nel blog le risorse si possono segnalare (tramite link) oppure condividere ospitando (embedding) files esterni, importati da Slideshare, YouTube e così via.
      Insomma, prima di scegliere un ambiente di lavoro, bisogna chiarirsi bene le idee e capire cosa si vuole ottenere.

  2. Nella piattaforma che useremo con il registro on line sono possibili entrambe le cose e anche in dokeos dove io assegno lavori, correggo file , creo quiz, elaboro wiki e ho anche un blog aperto ma solo su argomenti che scelgo con i ragazzi. C’è pure la biblioteca comune e tutto il resto.

    Il nostro registro permette anche di scambiare materiale,idee lezioni e quant’altro con colleghi di classe o di istituto.Purtroppo questa funzione non viene usata fa nessuno.

    L’anno prossimo, ad apertura piattaforma completa ti saprò dire se qualcuno la userà meglio

    Per ora io sono soddisfatta del registro on line e sto appunto cercando uno strumento che unisca le due attività da te sottolineate.
    In modo da avere uno strumento solo, più versatile che non ingeneri confusione nei ragazzi( i miei sono delle medie)

    Sono d’accordo che bisogna chiarirsi le idee sull’ambiente di lavoro da usare.

    Grazie mille

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